venerdì 12 marzo 2010

Saturno Contro


La prima mezz'ora mi ha cerebralmente messo alla prova per assuefarmi all'idea di questa disomologazione totale delle coppie. In questo film decadono, infatti, tutte le regole tecniche fisse che recintano il concetto di famiglia. Tutti possono teoricamente stare con tutti. Si possono avere più uomini, rapporti occasionali bisex...insomma tutto, davvero TUTTO il possibile. Una volta entrata in questa ricostruzione della normalità, la storia mi ha trascinato nel suo crescendo di tensione emotiva. La trasgressione è diventata forza, e soprattutto, libertà. A me Ozpetek di solito sembra piuttosto surreale, artefatto, ma qui le scene sono davvero misurate seppur la storia sia debordante. Tutto è così sentito e pittoresco senza essere falso. Azzarderei a svelare quello che vuol dire Ozpetek con questo film, chiaramente cetrato sulla famiglia, ma credo proprio che con alcuni film valga la regola che vige in poesia: i versi non hanno bisogno di didascalie. Azzeccatissima e calda la colonna sonora, in cui compare la canzone di Gabriella Ferri "Remedios".

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