domenica 7 marzo 2010

Burn after reading


I registi (come definire quest'originalissima coppia di fratelli?) cavalcano l'onda di Non è un Paese per vecchi, restituendo un'immagine della società americana attuale in cui tutto è possibile: tutte le coppie si tradiscono, i mariti coltivano l'artigianato dei giochetti erotici nelle cantine delle loro immacolate detached houses ed un set di 5 interventi di chirurgia estetica può essere il motivo per una cassiera di una palestra per argagnare un ricatto politico che mette in mezzo la CIA.
Tra volti noti messi in discussione proprio nel loro essere divi e battute, come al solito, dal ritmo serrato, anche questo ennesimo piccolo capolavoro dei fratelli Coen si contraddistingue per la sapienza con cui riesce a mettere assieme sangue e sarcasmo senza mai sfiorare, nemmeno lontanamente il kitsch. Il genere ormai lo si conosce, è quello con cui i due registi hanno solcato la strada del cinema indipendente americano con "Fargo", per approdare direttamente alla acclamazione hollywoodiana. Come il Woody Allen di "Celebrities" qui i registi portano in scena divi in una versione autoironica, che li rende molto più intriganti, mentre la trama si perde nei meandri di legami più assurdi che improbabili. Il film finisce sulla panoramica di google hearth, lasciando lo spettatore ancora desideroso di un pò di spettacolo, ma se il cinema è come il cibo, è vero che bisogna alzarsi quando si ha ancora più fame.

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