domenica 20 maggio 2012

Ciliegine

Esplosivo, esilarante, snob al punto giusto: ecco il primo film della grande attrice italiana Laura Morante. Ogni attore prima o poi sogna di essere regista di almeno una storia dopo essersi prestato ad interpretarne tante. Laura Morante taglia questo traguardo con una commedia brillante molto francese, ma anche tanto italiana. Riesce a coniugare lo humor francese scrollandogli di dosso i ritmi delle commedie di tale Nazione, in genere terribilmente lenti. Il risultato è un film frizzante, dall'aria un pò svampita e dai buoni sentimenti. La sceneggiatura è perfetta e Laura Morante si costruisce un ruolo non autocontemplativo, cosa che per un attore che di colpo si fa regista significa tanto. Da vedere.

sabato 19 maggio 2012

In carne e ossa

"Sento che lo sguardo di Francois nasconde qualcosa...è sfuggente...sento che quando guarda me invece ha paura". Viola pensa questo, racchiusa nel suo silenzio innocente, ma non ingenuo. Tra lei e lo psichiatra ingaggiato dalla grigia famiglia per tirarla fuori da una anoressia inquietante, si instaura un rapporto sempre più solido, fatto di silenzi e confessioni. Viola è semplicemente una ragazza sola, ha solo bisogno di amore, tanto da chiedere allo psichiatra di scriverle una lettera d'amore che inizia con "mio bruciante amore". Sta in queste esternazioni naive che si nasconde il cuore del loro perverso rapporto, fatto di ricatti e sogni impossibili. Splendidamente scritturato il rapporto tra Viola e Francois, mentre i genitori di lei si svelano molto lentamente e ed i loro personaggi prendono corpo con tempi diversi. Gli attori Alba Rohrwacher ed Ivan Franek si esibiscono in una interpretazione che colma alcune lacune registiche. In carne e ossa è un film emozionante e razionale al contempo, che riesce a rappresentare l'anoressia senza focalizzarsi  solo sul rapporto col mangiare, il quale diviene uno dei tanti aspetti della personalità di Viola.

domenica 6 maggio 2012

Into the wild

Struggente parabola di una vita yippie che rincorre il valore della libertà, arrivandone a conoscere tutte le sfumature, nel bene e nel male. Ritratto di un modo di vivere alla ricerca di una risposta ai propri tormenti interiori mediante la fuga. Il viaggiare diviene dunque un vagare illudendosi che ci si possa dimenticare di ciò che si è assorbendo nuovi scenari. Da questo punto di vista il film è veramente spettacolare, la fotografia regala immagini e panorami che sintentizzano in un fotogramma il concetto della bellezza e trasmettono una sensazione di infinitezza e liberazione. Sean Penn accompagna con un montaggio che scandisce e confonde al contempo, la vita di Christopher McCandless o meglio la sua fuga dalla realtà alla ricerca di una felicità più ascetica che sociale. Il regista mira a realizzare un film esistenziale e riesce in pieno nel suo intento con una pellicola che si snoda nello spazio e nel tempo e che con il finale riesce a trasmettere il senso di questo viaggio.

martedì 1 maggio 2012

The avengers

Non avevo mai visto un film sui supereroi e non conoscevo il mondo di questo genere che di per sè non mi attira. Mi sono lasciata trascinare in sala accettando il rischio che il film potesse non piacermi, ma anche concedendomi la possibilità che mi stupisse. Mi sono, così, accomodata in mezzo ad una sala gremita di teen-agers e più o meno giovani. Lo spettacolo è stato doppio: da un lato la potenza degli effetti visivi della pellicola condita con un umorismo bizzarro e solare, dall'altro la turbolenza surreale di un 10% della platea. Man mano che la spettacolarità andava avanti acquisendo forme sempre più surreali, con effetti speciali che nella versione 3 D avrebbero lasciato attoniti, anche la platea si coloriva di dinamiche mai viste in un cinema civile fino al boato di uno spettatore "Ma insomma siamo 400 contro 10 cosa vogliam fare?".
Il mio vissuto di questa proiezione è dunque il frutto di un remix di tutti questi aspetti, ma volendo concentrarmi sul film in sè posso dire che non mi sia stato facile entrare nella trama essendo completamente all'oscuro dell'esistenza di un intero mondo di pellicole sui supereroi, qui tutti riuniti contro le forze del male.
La trama mi è apparsa all'inizio un pò contorta, ma riconosco il fascino dei personaggi seppure li veda piuttosto infantili nel modo di essere scritturati. Sicuramente anche la banale opposizione tra il bene ed il male è figlia di un cinema americano molto easy, ma che evidentemente piace non solo ai ragazzini.