domenica 15 gennaio 2012

L'industriale




Ormai Favino è un vero mattatore nel quadro del cinema italiano attuale, anche se il ruolo che interpreta è sempre rassicurantemente lo stesso: uomo infelice, sfortunato e cornificato. In questo caso la sua recitazione domina la trama, ma al contempo non è l'unico elemento trainante. Il regista Giuliano Montaldo mette assieme una storia dal ritmo serrato, quasi un giallo, in cui l'introspezione psicologica dell'industriale del titolo è veramente eccellente. Ogni particolare è definito in maniera accurata ed il color seppia della pellicola con cui il film è girato conferisce un tocco di classe.

sabato 14 gennaio 2012

La talpa



Entro in sala forte delle 4 stelle attribuite alla pellicola da Mereghetti (le stesse date a film come Arancia Meccanica e 2001 Odissea nello spazio tanto per intenderci), poi ormai dopo "Il Discorso del Re" Colin Firth fa incrementare il numero di biglietti staccati per principio. Mi imbatto in una trama dai dialoghi ben studiati e dalle scenografie cupamente dense, ma se devo essere onesta faccio molta fatica a seguire la storia, che trovo fin dall'inizio troppo complicata...La ricostruzione è perfetta...la recitazione di Gary Oldman supplice la semi comparsa di Colin Firth, ma non riesco a farmi travolgere completamente dalle sensazioni perchè la mia mente rimane a lungo intrappolata nel tentativo di comprendere la trama. Peccato.

domenica 8 gennaio 2012

Il cuore grande delle ragazze



Il volto di Cremonini e l'aria svampita di Micaela Ramazzotti calzano a pennello in questa nuova pellicola di Pupi Avati. La malinconia di fondo è d'obbligo trattandosi di un film del noto regista bolognese, i colori sono sfumati, come nei ricordi. Del resto la trama è ambientata negli anni'30 e ciò contribuisce a costruire la atmosfera del film. Corto e dal ritmo cadenzato, Pupi Avati confeziona stavolta un prodotto ben equilibrato, mentre spesso le sue pellicole peccano di eccessiva lentezza.

sabato 7 gennaio 2012

Across the Universe



Dopo averlo perso al cinema nell'ormai lontano 2007, riesco a riesumare dal morente Blockbuster vicino casa "Across the Universe". Una cara amica me ne aveva parlato estasiata, ma quello che non mi aveva detto era che la musica avesse un ruolo non solo dominante, ma soffocante rispetto alla trama. In effetti si tratta di un genere strano nel senso che è borderline tra commedia e musical ed il vero protagonista sono le canzoni dei Beatles che travolgono la trama, che non riesce a ritagliarsi un suo spazio vero e proprio. Bella la scenografia e l'ambientazione, ma debole tutto il resto.

mercoledì 4 gennaio 2012

Miracolo a Le Havre



Il finlandese Kaurismaki, già regista d'alto livello, con "Miracolo a Le Havre" confeziona un piccolo miracolo cinematografico: sceneggiatura raffinata dall'ironia sofisticata ed una trama che tira in ballo il tema dell'immigrazione tanto in voga di questi tempi, riuscendo a coglierne l'essenza della drammaticità senza scadere in facili luoghi comuni. Un vero film d'autore da non perdere.

domenica 1 gennaio 2012

La kryptonite nella borsa



Finalmente riesco a vedere questo film in una sala di seconda...ero stata trattenuta dalla trama un pò assurda che poco mi convinceva. Alla fine ho ceduto di fronte alle critiche positive e mi sono avventurata. La trama in effetti è resa in modo visionario, cogli occhi di un ragazzino un pò ingenuo. L'idea non sarebbe neanche male se non rimandasse direttamente a Forrest Gump...Già sceneggiatore di film di successo come "Le mine vaganti", Cotroneo debutta alla regia con una pellicola abbastanza originale, ma che forse non buca lo schermo come si sarebbe voluto. I personaggi sono deformati ed in qualche passaggio c'è una forte similitudine con "Il favolso mondo di Amelie".