domenica 14 marzo 2010

La Comunidad


Deve proprio essere iberica la tendenza registica di rappresentare situazioni così estreme, storie assurde e realistiche al contempo. Ci ha abituato, anzi viziato, a questo genere il grandissimo talento Pedro Almodovar che, dimostrando di possedere, meglio di chiunque altro, questo stile nel sangue rende impossibile il confronto con qualsiasi regista della sua stessa Spagna. Già, perchè a "La Comunidad" non manca apparentemente proprio nulla: le situazioni assurde, i problemi reali, ai quali le stesse alludono, persino gli attori (la bravissima Carmen Maura). Eppure si capisce fin dalla prima mezz'ora che non è Almodovar. Le situazioni, seppur nel loro presentarsi contorte, risultano troppo cinematograficamente prevedibili. Il tono è a tratti dilettantesco, come nella scena della rincorsa finale e nelle allegorie troppo da filosofia spicciola. Manca un pizzico di originalità, che rende più spendibile questo film, che allo stato dei fatti risulta un'omelia domenicale su come il danaro rovini la società. Ciò non toglie che la sceneggiatura regali a tratti delle genuine risate.

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