giovedì 25 marzo 2010

Revanche - Ti ucciderò


I pensieri solitari dentro cui si annidano le angosce profonde di un uomo che pensa di aver perso tutto hanno il volto del bravissimo Andreas Lust. Nonostante il ritmo della trama ogni tanto lamenti qualche lentezza, la scenografia ed i dialoghi forniscono una eccellente rappresentazione dell'elaborazione della vendetta del titolo. Il protagonista rimane coinvolto in un dramma inaspettato e viene invaso da emozioni devastanti ben rappresentate dalla scena ripetuta in cui spacca la legna per il padre: come se quella legna fosse lui stesso spezzato dal dolore. Dall'altro lato la storia parallela del poliziotto e della moglie, anche loro con le loro angosce. Dalla paura di non riuscire ad avere figli a quella di non riuscire a sopravvivere ai rimorsi della propria coscienza. E' quest'ultima, infatti, la vera protagonista di questa storia, che narra sentimenti complessi e situazioni dense di sfumature facendo sfoggio di una grande li nearità.

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