giovedì 11 marzo 2010

La bestia nel cuore


"La bestia nel cuore" è letteralmente come il titolo, una specie di acido che pervade come un vortice la vita di una donna apparentemente normale. Nel suo passato si nasconde una bestia, frutto della sua angoscia e di tante ambiguità. Tutto ciò si riconduce ad un fatto che riaffiora soltanto negli incubi, ma che si impadronisce delle sue speranze future e del suo presente. Stefania Rocca è la rappresentazione dell'anima della protagonista, cieca. Solo ammettendo la propria cecità ed attrezzandosi a farvi fronte si può vivere una vita normale. Sembra tale il senso di questa storia. Dal punto di vista psicanalitico è un pò improbabile che questa donna diventi vittima di angosce così ancestrali solo al momento della gravidanza. Quando si hanno subito violenze da un genitore è persino difficile avere un uomo, figurarsi sposarsi ed averci un figlio! A parte questo, la storia regge ed argomenta l'angoscia con una pluralità di metafore geniali, come quella finale delle acque che si rompono e vanno ad allagare il ricordo della violenza subita. In effetti a volte per vivere bisogna proprio fingersi ciechi pur nella consapevolezza di starsi ingannando da soli.

Nessun commento:

Posta un commento