giovedì 29 aprile 2010

Oltre le regole


Le due anime della guerra sono messe in scena grazie a due personaggi tratteggiati talmente bene che sembra di sentirli respirare. Tony, l'uomo duro, perfettamente bello, inquietante nello sguardo e nel fisico (interpretato da uno Woody Harrelson che non poteva essere più azzeccato), che non prova apparentemente emozioni, semplicemente esegue gli ordini. Will è invece il lato umano della guerra. Quello che soffre e che non riesce a farsi consolare e proteggere dalle dogmatiche regole, ma cerca di andarvi oltre. La sopravvivenza psichica di Will è messa a dura prova dalla sua missione di Messenger: di notificatore delle morti in guerra. Lì Will incontra il dolore, quello cui Tony sembra impermeabile. Questo non lo lascia indifferente, la sua masochistica missione a questo punto si trasforma nel cercare di stare vicino ad una donna rimasta vedova. Tutto ciò viola le regole imposte dal ruolo, facendo salire alla coscienza dello spettatore un più ampio dubbio etico. Ecco un altro modo per raccontare la guerra in Afghanistan, mettendone a fuoco l'insensatezza e la rabbia che suscita negli americani. Si tratta degli stessi sentimenti che la formula burocratica imparata a memoria per comunicare la morte del parente del caso esprime, diventando una buona metafora di quanto siano ridicole certe scelte del potere.

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