venerdì 25 febbraio 2011

Giallo


"Giallo" è l'ultimo lungometraggio di Dario Argento, girato in inglese nel 2009 e mai transitato dalle sale passando direttamente alla distribuzione home video. No sono una grande cultrice del regista italiano di horror più famoso, ma "Giallo" mi ha veramente disgustato. Mi è sembrato un film veramente malriuscito con una sceneggiatura piatta e banale: il solito serial killer che uccide donne avvenenti con tanto di scene splatter. E qui voglio aprire una parentesi sul questo genere di scene. Trovo infatti che l'uso di scene estremamente cruente sia giustificato e giustificabile solo in alcuni rari casi. Deve esserci, cioè, un crescendo di tensione che esplode nella scena cruenta. Il sangue deve essere catartico: una esplosione necessaria e logica. In "Giallo", secondo me lo spatter è usato come scorciatoia per attirare l'attenzione laddove la sceneggiatura late.

Un film inutile, scontato e senza una forte idea a sorreggerlo, che non riesce neppure a sfruttare la presenza nel cast di un grande attore come Adrien Brody.

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