sabato 2 ottobre 2010

Benvenuti al Sud


Dopo aver ascoltato l'intervista di Renzo Bossi durante la prima puntata de "Le invasioni barbariche" della Bignardi, non c'è film più riscattatorio e consolatorio di "Benvenuti al Sud". Si tratta di una fotografia nitida senza eccessivi sbilanciamenti verso il macchiettismo, di cosa porta gli italiani a votare determinati partiti politici come la Lega dal fazzoletto verde. Al centro di tutto ci sono gli stereotipi che vengono in questa pellicola entomologicamente sviscerati. Ne esce un'Italia divisa da un mondo di credenze che in realtà appartengono solo alla rappresentazione mentale che la gente ha rispettivamente della zona geografica opposta alla propria. Il risultato è a tratti cabarettistico, ma nel complesso la trama regge ed è credibile ed intensa, oltre che immancabilmente malinconica.

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