venerdì 14 maggio 2010

Adam

Quando si guarda un film come "Adam" si capisce il perchè "Forrest Gump" abbia avuto così tanto successo. Non è assolutamente facile parlare dell' "anormalità" presunta o reale riuscendo a narrarla dal di dentro, facendo sentire allo spettatore come il "diverso" in questione si senta veramente: come viva, come veda il mondo e come vi si muova. In questo caso la malattia bersaglio è la sindrome di Asperger, a me nota grazie alla lettura del superlativo romanzo di Mark Haddon "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte". A differenza del romanzo, però, in questa pellicola il risultato finale è piuttosto artefatto e patetico. Rimane ammirevole il tentativo del regista di dare spazio ad una patologia in realtà non così nota.

Nessun commento:

Posta un commento