Presentato al Festival di Cannes, "Corpo Celeste" è il primo film della regista Alice Rohrwacher, sorella della nota attrice. Dalla fotografia intensa e dai colori cupi, il film narra la repressione culturale e sociale che la religione o meglio la Chiesa può assumere in un paese retrogrado della Calabria. Rendendo manifesto l'anacronismo del potere di una educazione bigotta, la pellicola zooma sul personaggio di Marta, trasferitasi da piccola in questa terra dalla Svizzera. Il suo sguardo è il contraltare di una rappresentazione corale, in cui Marta sembra quasi una spettatrice esterna. Marta osserva, subisce, reagisce, si ribella. Nel frattempo la società sembra scollata da lei, tutto sembra progressivamente così grottesco. La scena semi-kubrickiana del Cristo montato sul portapacchi di una macchina che attraversa incerta le curve montuose a ridosso sul mare è di una poesia sconfinata. La bellezza estetica di questa ed altre scene riesce a colmare le lentezze di alcuni passaggi. Ad ogni modo vulcanica la comunicatività della nostra nuova regista.
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lunedì 30 maggio 2011
lunedì 24 gennaio 2011
Immaturi

Il cinema italiano di oggi sembra essersi abbastanza appiattito sul tema esplicitamente, spudoratamente trattato da questo film. L'immaturità della generazione della crisi è ormai al centro di molte pellicole in cui il tema viene coniugato accanto alle tematiche della paura della stabilità in amore e a volte della disoccupazione. Immaturi usa come pretesto il dover ridare l'esame di maturità di un gruppo di ex compagni di scuola, per ricavalcare l'onda di "Notte prima degli esami" e sequel. Il detto "gli esami non finiscono mai è per l'ennesima volta un pretesto facile per ripercorrere con una visione sociologica abbastanza banalizzata la società di oggi. La generazione in questione è quella dei quaratenni di oggi. Il film non si può dire che non decolli, ma vola sempre molto basso, con una sceneggiatura ad un passo dalla mediocrità, nonostante lo sfoggio di nomi noti nel cast.
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