mercoledì 14 settembre 2011

Ruggine



La ruggine è lo stato che intacca gli oggetti vecchi, una sorta di marcatempo che in realtà accompagna molti ricordi. Probabilmente è proprio il tempo il vero protagonista di questa pellicola: quello che confonde, offusca, ma non cancella. La confusione narrativa, che ho percepito all'inizio come un limite di questo film, in realtà rispecchia molto fedelmente lo stato d'animo che il regista vuole dominante in questa trama. La paura è, infatti, la vera protagonista di quest'opera e come tale non ha i contorni netti, ma è sfumata e confusa. La paura riempie la mente di immagini forti e sensazioni inspiegabili. La fotografia di questa pellicola aiuta a rendere questa sensazione, mentre il macchiettistico personaggio interpretato da Timi ben rappresenta il classico "Orco cattivo" di cui tutti i bambini hanno paura. La trama si perde tra vari flashback e lascia dilagare questo sentimento di innocenza, che deve affrontare un sentimento così travolgente.



"Ruggine" tratta un tema molto delicato riuscendo a non scadere mai in una rappresentazione banale, nonostante l'inconsistenza voluta della trama deve fare i conti con un ritmo molto lento.

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