mercoledì 10 marzo 2010

Cous cous


"Cous cous" è il ritratto nitido di una famiglia, dei suoi legami dolorosi e forti, delle piccole confidenze e degli screzi, delle liti quotidiane e delle eterne incomprensioni e, soprattutto, della gioia di condividere la vita in tutte le sue forme, a partire da una buona mangiata assieme. Questo il nucleo attorno al quale il regista fa ruotare una storia piccola, corale, dai tratti kusturichiani, che si intreccia con la cultura araba: quella della danza del ventre e del cous cous, per l'appunto. Il crescendo dell'intreccio dei sentimenti trova una sua estrema sintesi nella cena finale, in cui il senso della solidarietà e della collaborazione incrocia l'immancabilità degli imprevisti. Come in molti racconti corali, l'ultima scena ha un ruolo catartico: libera tutta l'energia che lo spettatore ha visto accumulato, restituendo allo spettatore un senso di magia unico.

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