"Chloe" di Atom Egoyan è un film costruito in maniera estremamente tradizionale e piatta. Sembra un film di un'altra epoca. Eppure questo aspetto si amalgama bene con i sentimenti di gelosia e la paura del tradimento che la pellicola esplora. Julienne Moore non è mai stata così bella, nonostante le piccole impercettibili venature che il passare del tempo comincia a solcare sul suo volto. La sua bellezza si scontra in maniera stridente con il suo sentirsi vecchia e poco desiderabile nel film. L'attrice che interpreta Chloe ricorda molto la Scarlett Johannsson dei film di Woody Allen: tentatrice malefica, avvolta da una seducente ambiguità. La pellicola sembra tendere di più al raggiungimento di una bellezza estetica delle scene, che non al coinvolgimento emotivo.
venerdì 26 marzo 2010
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