Nel 1993 avevo dieci anni e ricordo con chiarezza le decine di volte che ho visto il film per bambini "Hocus Pocus". Cos'aveva di particolare quella pellicola per me? Sicuramente ero assogettata dal fascino di Sarah Jessica Parker nella veste di strega. Non ricordo bene la trama, so solo che la credibilità dell'attrice nel ruolo monopolizzava la mia attenzione. Dopo averla persa di vista per ben 17 anni, mi imbatto nuovamente nel suo volto spigoloso introducendomi coraggiosamente e soprattutto curiosamente nel cinema Medica Palace di Bologna per la prima giornata di proiezione di "Sex and the City 2". Una certa allergia alla originaria serie televisiva mi ci ha tenuta per anni lontana, ma quando un successo diventa così dirompente vengo sopravvalsa dalla curiosità. Mi faccio strada tra una coltre di ragazze tra i 20 ed i 30 rigorosamente piastrate, mechate, ovviamente truccate, con un tacco medio di 12 cm. Quel che ne deduco dalla visione è che la strega è rimasta, ma si è evoluta, trovando una forma più socialmente accettata, ma ugualmente aggressiva. Sarah Jessica Parker incarna, adesso, l'icona della donna oggetto, provocatoriamente, insensatamente e, soprattutto, immeritatamente ricca. Dal fisico scultorio degusta assieme alle sue amiche, provenienti dallo stesso amoralissimo habitat, aperitivi a go go indossando in casa abiti da notte degli Oscar. Il pubblico applaude le gesta della strega versione anni 2000 e il coinvolgimento della platea mi lascia perplessa. Se il cinema è fatto per sognare, è davvero questo il sogno delle ragazze di oggi? Di diventare sculettanti amiche da cocktail? Sento che sto scadendo nel moralismo...meglio chiuderla qui...
sabato 29 maggio 2010
Sex and the City 2
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