Una capra partorisce in diretta il suo piccolo, la natura selvaggia ed un pò cupa della Calabria domina la scena come una autorevole regina. Tutti i comuni canoni del cinema vengono provocatoriamente, ma, ancor più, sperimentalmente, violati. Il silenzio regna sovrano. I soli rumori della natura raccontano la realtà. Bisogna fare scorrere qualche sequenza per sintonizzarsi su questa dirompente modalità comunicativa. Si rimane inizialmente spiazzati dall'assenza di protagonisti, dialoghi e da una trama così poco evidente. Una volta adattati al prodotto dell'infrazione di tutte queste implicite regole, si scopre l'alta poesia di un racconto a metà strada col genere documentaristico.
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