Entro in sala dopo aver già letto qualche critica non brillante, ma speranzosa nello spirito latino dei registi spagnoli. Fino ad oggi mi hanno sempre regalato, Almodovar a parte, scene colorate, montaggi vivaci, il tutto mixato con una certa spontaneità d'animo che in "Manolete" non ho proprio riscontrato. Sarà l'eccezione che conferma la regola? Sta di fatto che, nonostante la trama sia di quelle "ad alto potenziale cinematografico", il regista Menno Meyies sembra giocarsi male molte carte. A cominciare dai personaggi, che, seppur interpretati da attori di tutto riguardo come Penelope Cruz e Adrien Brody, risultano mal tratteggiati e melodrammaticamente vuoti. Inoltre lo sbizzarrirsi della narrazione nell'accavallamento continuo di piani temporali diversi, rende il succedersi degli eventi veramente poco comprensibile. Il sentimento che lega i due amanti convince veramente poco e nemmeno il fascino popolare della corrida risulta percepibile.
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