Cupo, dalla sceneggiatura raffinata e coinvolgente, l'ultimo film del Clooney regista è sicuramente il miglior prodotto cinematografico in sala in questo periodo natalizio. Nonostante me lo fossi immaginato come un film maggiormente d'azione, "Le idi di Marzo" è un film veramente ben realizzato ed anche molto ben recitato, tra tutti spicca l'interpretazione di Philip Seymour Hoffman. La trama rispecchia in maniera limpida e crudele i retroscena della politica americana e della politica in generale. Un film sulla falsità dunque e principalmente sul tradimento, al quale allude il titolo.
sabato 31 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
Pina
Non sono una grande amante dei documentari e quest'ultima fatica di Wim Wenders lo è, ma in questo caso si tratta di una narrazione particolare in quanto è il soggetto ad essere particolare. Pina è una grande scenografa e tutta la pellicola ruota attorno alle scene magrittiane che riesce a riprodurre: una combinazione di follia, passione e surrealismo. Incredibile quanto si possa comunicare con il linguaggio non verbale. Seppur la struttura narrativa sia appunto da documentario, la potenza delle immagini è tale da restituire un senso di vivacità e vitalità enorme.
domenica 18 dicembre 2011
Finalmente la felicità
Mai avrei pensato che un film seppur cinepanettonizzato, di Pieraccioni sarebbe potuto sconfinare col genere Vanzina. Si perchè l'ultima pellicola del nostro Leonardo toscano è veramente inguardabile tanto da farmi rivalutarte addirittura il già pessimo film di Fabio Volo. Non solo manca la trama ed i personaggi sono assolutamente inverosimili, ma manca la trama nella maniera più totale, come se ormai fosse un accessorio inutile! La ascesa di Pieraccioni sembra più una progressiva discesa verso l'indescrivibile nullità espressiva...
mercoledì 7 dicembre 2011
Il giorno in più
Riguardo allibita la filmografia di Massimo Venier ricordando il suo nome come quello di un regista di tanti successi del cinema italiano...già perhè "Il giorno in più" è in realtà il film in più che va ad infamare la sua carriera...Il fatto che fosse tratto da un libro di Fabio Volo aiutava in partenza solo la mietitura di un pubblico più vasto, essendo le trame del dj improvvisato "tuttologo" di rara banalità. La trama è dunque debole, ma la regia ancora di più. Siamo proprio a livello di scopiazzature bell'e buone che non tentano nemmeno di essere citazioni! Quel che rimane è solo un pò di commiserazione per la brava Isabella Ragonese che s'è andata ad impelagare in un film proprio non alla sua altezza.
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domenica 4 dicembre 2011
Midnight in Paris
Nessun regista riesce a farmi sentire tanto a casa quando vado a vedere i suoi film come Woody Allen...Le sue pellicole trasudano una enorme serenità ed i problemi sono solo una pennellata di colore in più nella già movimentatissima quotidianità. Ricordo a questo proposito l'atmosfera calda di "Tutti dicono I love you" o anche quella di "Manhattan" ed "Io ed Annie". Già perchè Woody Allen ha cambiato tante mogli, ma il suo cinema è sempre rimasto molto riconoscibile. Visto che sono in vena di paralleli posso affermare che questa "Midnight in Paris" mi ha ricordato "La Rosa purpurea del Cairo", film che all'epoca trovai molto pirandelliano.
"Midnight in Paris" è molto surreale, magrittiano direi e sprigiona magia anche se sicuramente non è uno dei film più riusciti del regista. Allen si distingue come al solito per il rompere gli schemi di qualsiasi genere: la protagonista femminile definita più volte sexy da suo marito è molto in controtendenza coi canoni di bellezza in voga e la Premiere dame Carlà è solo poco più di un cammeo.
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