Mai avrei pensato che un film seppur cinepanettonizzato, di Pieraccioni sarebbe potuto sconfinare col genere Vanzina. Si perchè l'ultima pellicola del nostro Leonardo toscano è veramente inguardabile tanto da farmi rivalutarte addirittura il già pessimo film di Fabio Volo. Non solo manca la trama ed i personaggi sono assolutamente inverosimili, ma manca la trama nella maniera più totale, come se ormai fosse un accessorio inutile! La ascesa di Pieraccioni sembra più una progressiva discesa verso l'indescrivibile nullità espressiva...
Capitolo primo. "Adorava New York. La idolatrava smisuratamente..." No, è meglio "la mitizzava smisuratamente", Capitolo primo: "era troppo romantico riguardo a Manhattan, come lo era riguardo a tutto il resto: trovava vigore nel febbrile andirivieni della folla e del traffico. Per lui New York significava belle donne, tipi in gamba che apparivano rotti a qualsiasi navigazione".
Capitolo primo. "Adorava New York. Per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea: la stessa carenza di integrità individuale che porta tanta gente a cercare facili strade stava rapidamente trasformando la città dei suoi sogni in una..."
Capitolo primo. "Era duro e romantico come la città che amava. Dietro i suoi occhiali dalla montatura nera, acquattata ma pronta al balzo, la potenza sessuale di una tigre..."
Capitolo primo "New York era la sua città, e lo sarebbe sempre stata"
dal film "Manhattan" di Woody Allen
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