
Non sono una grande amante dei documentari e quest'ultima fatica di Wim Wenders lo è, ma in questo caso si tratta di una narrazione particolare in quanto è il soggetto ad essere particolare. Pina è una grande scenografa e tutta la pellicola ruota attorno alle scene magrittiane che riesce a riprodurre: una combinazione di follia, passione e surrealismo. Incredibile quanto si possa comunicare con il linguaggio non verbale. Seppur la struttura narrativa sia appunto da documentario, la potenza delle immagini è tale da restituire un senso di vivacità e vitalità enorme.
Nessun commento:
Posta un commento