sabato 15 gennaio 2011

Vi presento i nostri


Ai tempi in cui uscirono in sala i due predecessi di questo film mi rifiutai categoricamente di farmi tentare da questa saga che poi con gli anni è diventata un vero e proprio fenomeno pop della cultura americana e non solo. La mia iniziazione al cinema demenziale americano è traumaticamente avvenuta con "Tutti pazzi per Mary"ed essendone stata molto delusa ho accortamente evitato tutti i film sospetti di similitudine, anche solo per il fatto di annoverare nel cast l'ormai emblematico volto di Ben Stiller. Alla fine, cioè oggi, ho ceduto alla tentazione di vedere quello che a questo punto definirei il cinepanettone formato americano. Probabilmente sono stata persuasa ad entrare in sala dalla popolarità che ormai hanno assunto alcune espressioni del film originario "Ti presento i miei", come essere fuori dal cerchio. Dopo aver studiato questo fenomeno direttamente da spettatrice in sala, oggi mi sento di non condividere questa comicità un pò grossier (francamente rimango fedele al buon caro, ormai anche vecchio Verdone), ma al contempo mi rendo conto che questo genere di film può avere un ruolo veramente catartico in quel genere di persone che vanno al cinema solo ed esclusivamente per svuotare il cervello. E soprattutto ho avuto modo di constatare che c'è di peggio.

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