Lo spirito di questo film è svelato senza lasciare alcun segreto dal titolo stesso. Un film "rom" che a tratti mi ha ricordato alcune scene gitane di Kusturica, ma che sostanzialmente mira a regalare uno zoom cinematografico ad una di quelle regioni del sud Italia dimenticate dalle telecamere: la Lucania. Essa si presenta nella sua desolazione e nella sua aridità, che avrebbe anche il suo fascino se non fosse oggi deturpata da quelle centinaia di pale eoliche che nessuna regione del resto d'Italia vorrebbe installate sulle forme delle proprie colline. La band del film si chiama proprio ironicamente "Pale eoliche" e la sventura di questa terra va di pari passo con quella dei protagonisti che sono in cerca della loro strada. Questo ultimo aspetto mi ha ricordato un'altro film sul meridione visto da un meridionale: "L'abbuffata" di Calopresti, complice la compresenza di Paolo Briguglia nel cast. Nonostante l'intento sia quello di fare un piccolo omaggio artistico ad una terra povera regalandole la possibilità di un successo sul grande schermo, la trama rimane troppo appiattita da questa appartenenza del film ad un genere un pò troppo circoscritto, che finisce col mozzarne il respiro.
giovedì 15 aprile 2010
Basilicata coast to coast
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