domenica 4 aprile 2010
La cura del gorilla
"La cura del gorilla" è un film molto cupo, tetro e molto poco coinvolgente dal punto di vista della trama. Ho spento il lettore dvd dopo un'ora e mezza. Nulla mi convinceva di quella trama: tutto mi appariva così artefatto, finto come l'autore stesso non fosse convinto della propria trama. L'avevo preso per vedere recitare Bisio in un ruolo drammatico, ma devo dire che in questo film recita veramente poco, probabilmente perchè il personaggio è scarsamente delineato fin dall'inizio. Da psicologa vorrei sfruttare questo spazio per lasciare la mia opinione facendo un piccolo appello: la follia è una cosa seria, che non si può ridurre ad una vsione onirica di Pippo che diventa cattivo e cerca di accoltellare il delirante malcapitato. La follia ha una sua logica molto complessa, che non si può semplicemente tradurre in enunciati che si appellano alla differenza tra fantasia e realtà. Questo è, infatti, ciò che a Bisio viene fatto dire per mettersi in pace la coscienza da una definizione più profonda. In ultima istanza vorrei ricordare che la follia è anche e soprattutto sentimento. Non ci vedo francamente tutta questa astrazione emotiva dal mondo reale. Il vedere le cose in maniera distorta non impedisce, infatti, di viverle. Invece il nostro Sandrone sorvola gli eventi rinchiudendosi nei suoi tristi monologhi. Trovo questo film veramente mancato.
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