La modernità de "Il discorso del re" è la cosa che più mi ha impressionato durante e dopo la visione. Entro in sala probabilmente con le aspettative sbagliate, pur premurandomi di andare ogni volta al cinema col minor numero di informazioni, ergo di aspettative. Eppure già l'aver capito dal trailer che si trattava di un film in costume, mi aveva influenzato abbastanza. Mi aspettavo, infatti, un'impeccabile biografia, ma certo non un geniale film sul tema della comunicazione, della persuasione. Tutte tematiche più che attuali. Non c'è solo l'aspetto dell'immagine ad avere un peso in questa trasposizione. "Il discorso del re" è la storia di quella che in gergo tecnico si potrebbe chiamare "una realizzazione professionale" e prima ancora personale. Il rapporto tra Jeoffrey Rush e Colin Firth è una bellissima rappresentazione cinematografica del rapporto coach-coachee. La balbuzie che inchioda il destino del futuro re Giorgio VI può addirittura diventare un punto di forza del suo modo di esporre, dando profondità e solennità al suo eloquio. Una vera lezione di consulenza d'immagine dunque. Il tutto incorniciato da una fotografia quantomai originale e quatomeno oleografica ed una strepitosa interpretazione di Jeoffrey Rush e Colin Firth.
lunedì 7 febbraio 2011
Il discorso del re
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Questo fulm è bellissimo. Cara Francesca tu che sei esperta di film hai mai visto "Quei due-il sottoscala"
RispondiEliminaTitolo Originale: STAIRCASE
Regia: Stanley Donen
Interpreti: Rex Harrison, Richard Burton
Durata: h 1.41
Nazionalità: USA, Francia 1969
Genere: commedia
Al cinema nel Maggio 1969
tu che sei un'esperta mi sai dire dove posso trovarlo? grazie.
guarda non ne ho la più pallida idea. E' un film che francamente non conosco. Comunque mi documenterò. Non credo comunque che lo troverai ad un comune blockbuster.
RispondiEliminagrazie Francesca per avermi risposto.Se ti piace il genere commedia, te lo consiglio anche perchè non è facile vedere Richard Burton
RispondiEliminanel ruolo di un gay...guardalo è bellissimo.
a presto