Se devo essere sincera di fronte ad un film che nasce senza trama (perchè lo è il libro di Benni a cui si ispira) temevo un risultato simile a quello de "Gli amici del bar Margherita" di Pupi Avati. I punti in comune erano, infatti, molti: per primi la location e il mood malinconico.
Il film di Massimo Martelli riesce, però a salvarsi dal ritratto patinato di un angolo di mondo che non c'è più. Indubbiamente il film è malinconico, ma riesce a salvarsi dal patetismo riuscendo a trasformare un oggetto ovvero una pasta (la Luisona) in un vero personaggio. Probabilmente è il protagonista meglio scritto del film ed il bello è che è l'unico a non avere battute!
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