Tra Praga e Venezia la storia di una gelosia perversa a tal punto da essere stereotipata e banale. Ad interpretare un tale sentimento è, però, l'attore italiano vivente più controverso e consono alla resa cinematografica di questo genere di sentimenti estremi: Claudio Santamaria. La passionalità e la irragionevolezza, per non dire follia sono così piattamente sceneggiati, quanto intensamente interpretati. Laura Chiatti è, invece, una delle attrici che vanno di moda in questi ultimissimi anni ed in questo film l'unico contributo che regala al film consta delle scene di nudo che vengono voyeuristicamente distribuite nei 100 minuti di pellicola. Per il resto la struttura del film è talmente meccanica ed artificiosa da sembrare a tratti una fiction, se non addirittura una sorta di documentario sulla gelosia. La presenza di un detective e di un'investigazione privata avrebbe dovuto contribuire a rendere la trama più ritmata e imprevedibile, invece anche questa carta viene sprecata. Sicuramente niente a che vedere con "Prendimi l'anima", altra furba trasposizione cinematografica, ma molto meglio architettata.
domenica 18 luglio 2010
Il caso dell'infedele Klara
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