Stavolta non mi trovo per niente d'accordo con la critica che questo film ha riscosso. La grandezza del personaggio di Tolstoj è narrata percorrendo tutti i luoghi comuni del cinema americano, nonostante la produzione sia russo-tedesca. L'invecchiatissimo Chistopher Plummer non riesce da solo a reggere una storia che non entusiasma abbastanza. Il rapporto, pur intrigante, di Tolstoj con la moglie, dopo un pò annoia. Non basta narrare la storia di un grande per fare un grande film.
giovedì 3 giugno 2010
The last station
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