Presentato al Festival di Cannes, "Corpo Celeste" è il primo film della regista Alice Rohrwacher, sorella della nota attrice. Dalla fotografia intensa e dai colori cupi, il film narra la repressione culturale e sociale che la religione o meglio la Chiesa può assumere in un paese retrogrado della Calabria. Rendendo manifesto l'anacronismo del potere di una educazione bigotta, la pellicola zooma sul personaggio di Marta, trasferitasi da piccola in questa terra dalla Svizzera. Il suo sguardo è il contraltare di una rappresentazione corale, in cui Marta sembra quasi una spettatrice esterna. Marta osserva, subisce, reagisce, si ribella. Nel frattempo la società sembra scollata da lei, tutto sembra progressivamente così grottesco. La scena semi-kubrickiana del Cristo montato sul portapacchi di una macchina che attraversa incerta le curve montuose a ridosso sul mare è di una poesia sconfinata. La bellezza estetica di questa ed altre scene riesce a colmare le lentezze di alcuni passaggi. Ad ogni modo vulcanica la comunicatività della nostra nuova regista.
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